Carissime,
l’8 marzo è alle porte e, come discusso al Coordinamento nazionale del 10 febbraio scorso, quest’anno abbiamo scelto di rilanciare un fenomeno globale di portata storica che, per la prima volta, ha portato donne famose e nomi di spicco ad esporsi denunciando la condizione endemica e pervasiva della violenza maschile nel mondo del cinema, della politica, della pubblicità e non solo: una violenza antica e strutturale che, come spesso accade, si fa forte di una soggezione culturale, fisica, sessuale e psicologica anche in assenza di apparenti costrizioni. La denuncia da parte di nomi e volti noti contro uomini intoccabili lanciano nel mondo l’hashtag internazionale #metoo e #wetoogether che in Italia si trasforma in #quellavoltache e insieme hashtag che ha consentito a tante altre donne di dar voce alla loro storia di violenza, facendo emergere una realtà spesso celata.
Ci conferma l’Istat oggi che più di quattro donne su dieci sono vittime di violenza maschile, ma solo due su dieci denuncia.
Noi abbiamo sempre sostenuto, da oltre 40 anni, che la violenza contro le donne è una violenza strutturale e sistemica e che può essere combattuta mettendo al centro la forza collettiva delle donne e il rispetto delle Convenzioni Internazionali come quella di Istanbul, oggi come nel passato, ovunque si manifesta un potere maschile sulle donne.
Mai stare zitte! Mai state zitte! Contro la violenza maschile, insieme … è lo slogan che ci accompagna in questo 8 marzo, come momento di lotta con le donne che in diversi contesti oggi stanno denunciando pubblicamente, ma anche con le troppe donne che ancora non hanno la forza di farlo, con quelle che non vengono credute dalle istituzioni, con quelle a cui il femminicidio ha tolto per sempre la parola.
Questo è il senso dato al manifesto che entrerà nelle nostre sedi, nelle iniziative e mobilitazioni del mese di marzo con tutta la creatività politica che sappiamo mettere in campo.
A tutte noi…
Buon otto marzo 2018
UDI Nazionale Roma, 13 febbraio 2018