Abbiamo letto con soddisfazione i nomi delle donne aggiunte dal Governo alla task force e nel comitato scientifico, due strumenti importanti che dovrebbero delineare il futuro del nostro paese post COVID nell’immediato e nel medio termine.
Diciamo finalmente, dopo l’imbarazzante questione sollevata da chi ha sostenuto che non si trovassero donne nei posti di alto livello adeguate ai compiti che i due strumenti debbono affrontare, che sì, effettivamente non ce ne sono abbastanza, non ce ne sono quante dovrebbero esserci, non ce ne sono in rapporto invece alle loro competenze e professionalità.
Nel futuro non si dovranno cercare, dovranno essere visibili nel posti che a loro spettano. Ora però, cercandole, le hanno “trovate”, e dunque noi esprimiamo una moderata soddisfazione, frenata dal modo, dai tempi, dalla certezza che senza le proteste delle donne, ci si avviava a pensare di ricostruire il Paese, privandosi di molte preziose competenze.
Per il futuro, noi che con la campagna 50E50 ovunque si decide abbiamo non solo chiesto parità tra donne e uomini nelle liste elettorali, ma anche nei luoghi decisionali, CdA, segreterie di partiti, associazioni, enti e istituzioni varie, ci auguriamo che la presenza delle donne non debba essere rivendicata, ma appartenga alla normalità di un paese civile.
A donne e uomini impegnate/i in questa importante fase, auguriamo buon lavoro, con la speranza che le donne facciano la differenza.
Udi Nazionale