In Italia una donna su due subisce molestie sul luogo di lavoro. Solamente il 19% di loro denuncia, il restante 81% tace, per paura. La Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità la proposta di legge che ratifica la Convenzione ILO contro questa piaga sociale di cui sono vittime, nel nostro paese, migliaia di donne.
Prevenire il fenomeno, proteggere chi ne è colpito, punire i responsabili: questi sono i tre obiettivi che la Convenzione si propone di raggiungere, con il fine di garantire a chiunque ne sia colpita la massima tutela.
Si tratta di un passo importante, perché il lavoro non è soltanto garanzia di reddito, ma anche realizzazione delle potenzialità degli individui.
Rossana Rossanda, scomparsa nei giorni scorsi, diceva che “quella sorta di cinismo o pigrizia che passa per italica bonomia, secoli di << tutto cambia dunque niente cambia >>, stringe dovunque”, pertanto la lotta ai retaggi sociali richiede sacrificio, sudore e intelligenza. La politica e l’associazionismo femminile e femminista sono chiamate a combattere quei costumi che sono insiti nella nostra cultura, a partire da ciò che da dignità alla donna, come il lavoro.