Il Ministro della Salute Speranza, dopo aver ricevuto il parere del Consiglio Superiore della Sanità, ha messo il timbro definitivo sulla Ru486, in seguito al caso Umbria: sono state aggiornate le linee guida, che ormai compiono la loro prima decade dalle ultime modifiche.
L’assunzione della pillola sarà consentita fino alla nona settimana di gestazione mentre l’aborto farmacologico andrà eseguito in day hospital, nelle strutture pubbliche e private convenzionate, permettendo alle donne di tornare a casa dopo 30 minuti dall’assunzione del medicinale.
Si tratta di un passo avanti importante che rispetta pienamente il senso della legge 194, che è e resta una norma di civiltà del nostro Paese, tutelando la donna e ponendo nuovamente al centro dell’attenzione legislativa il tema della salute di genere.
Si attendono le nuove linee d’indirizzo per l’interruzione volontaria di gravidanza che verranno emanate dal Ministero della Salute nel prossimo periodo.