È cominciata l’ennesima guerra accanto a noi. Osserviamo con sgomento l’insipienza dei governi democratici e temiamo l’ignavia del cosiddetto popolo sovrano.
Noi donne dell’UDI, femministe, in movimento, attive nella vita quotidiana e ovunque, apparteniamo alla lunga storia del pacifismo perché vogliamo la guerra fuori dalla storia.
Siamo cittadine della Repubblica nata dalla Resistenza quindi sappiamo come e perché le donne sono costrette a prendere le armi per difendere la vita, la libertà e la speranza.
Anche per questo ci sentiamo vicine alle sorelle curde con cui condividiamo i valori fondativi di una civiltà di pace.
Chiediamo al governo italiano di promuovere un tavolo di trattative con i paesi europei che hanno saputo costruire una pacifica casa comune dopo un secolo di guerre devastanti.
Invitiamo i governi, i partiti, le associazioni della società civile a mobilitare tutte le energie e intelligenze per fermare la guerra, far agire le diplomazie, ascoltare la voce del popolo Curdo.
Le sorelle curde che hanno combattuto l’ISIS, si sono sacrificate anche per la nostra libertà, ora tocca a noi testimoniare e agire accanto a loro per il bene comune.
UDI Nazionale
11 ottobre 2019