Marisa Ombra, anzi Maria Luisa, è stata tante cose in un esile corpo in una lunga vita straordinaria.
È stata una scrittrice importante con un senso straordinario della politica e della memoria.
Una piemontese, rigorosa e precisa, come la descriveva Luciana Viviani.
È stata una partigiana, una staffetta, come la maggior parte la ricorda oggi vicepresidente nazionale dell’ANPI, protagonista di “compagne di combattimento”!
È stata una dirigente nazionale dell’UDI, come dimostrano tutta la sua vita e la grande impresa dell’Archivio Centrale dell’UDI, di cui è fautrice.
È stata la presidente della cooperativa Libera Stampa negli anni in cui Noi Donne, allora testata dell’UDI, affrontava problemi di ogni sorta, come lei stessa ha raccontato nell’esplosione del femminismo.
È stata una donna che racchiudeva tanto e che ha sempre creduto nel rapporto intergenerazionale. Sempre pronta ad ascoltare e a narrare la sua lunga storia piena di emozioni e incontri.
Se n’è andata in punta di piedi come era lei, una signora ironica, mai invadente sempre educata e rispettosa.
Lei era una delle Draghe dell’UDI e le siamo infinitamente grate per tutto quello che ci ha insegnato e per l’eredità che ci ha lasciato.
Marisa mancherà a tutte noi, e mancherà anche al nostro Paese.
Il nostro abbraccio va alla sua famiglia.
Ciao Marisa.
Le donne dell’UDI