Ancora una breve pausa prima delle richieste degli altri legali delle parti civili ammesse al processo: Comune di Ravenna, Linea Rosa, Udi e associazione Dalla parte dei minori.
… L’avvocata Sonia Lama per l’Udi di Ravenna, sottolinea come quello del femminicidio sia un fenomeno ancora sottovalutato e come questa parola stenti ancora ad entrare a far parte del nostro quotidiano: “Per molti femminicidio è un termine cacofonico, dicono che c’è già la parola omicidio”. Tutto questo mentre purtroppo quello dei femminicidi è un fenomeno in crescita, “perché sono sempre di più le donne che decidono di autoderminarsi, ma ci sono ancora molti uomini che non sono in grado di accettare questa loro scelta”. “Nel 2016 – ricorda l’avvocata Lama – sono state uccise 116 donne. Giulia è una di queste donne, una di meno di noi. Giulia è stata uccisa perché non voleva essere più sotto il controllo del marito, aveva deciso di non vivere più quella vita che non gli andava più bene. È evidente che si tratta di un femminicidio” e il femminicidio di Giulia ha provocato un danno enorme all’Udi di Ravenna, associazione che ha profonde radici sul territorio e dalla storia lunga e importante, “perché vanifica un lavoro di decenni che va rifatto”. Sessantamila euro la richiesta dell’Unione Donne Italiane che chiede anche una provvisionale di 40.000 euro per finanziare la pubblicazione e la diffusione delle riflessioni della giornalista Carla Baroncelli pubblicate sulle pagine dell’Udi e della Casa delle donne dopo ogni udienza del processo e un progetto di formazione triennale sulla cultura di genere rivolto alle scuole. …
Da http://www.ravennanotizie.it/articoli/2018/06/15/processo-cagnoni.-il-conto-salato-presentato-allimputato-ergastolo-e-4.150.000-euro-di-danni.html
L’avvocata di UDI Ravenna ha letto alcuni passi del libro di Loredana Lipperini e Michela Murgia “L’ho uccisa perchè l’amavo. Falso”. In particolare ha scelto di concludere con una lapidaria constatazione: Questa malattia letale presenta sintomi evidenti [e anche assai anomali]: ne soffrono gli uomini, ma a morirne sono le donne.